Inchiesta Prisma, imputati 11 gravi reati ad Agnelli e al vecchio Cda: in arrivo altre sanzioni e condanne

Il 27 marzo si terrà a Torino l’udienza preliminare del processo #Prisma. All’ex presidente della #Juventus #Agnelli vengono imputati, in condivisione con i dirigenti sportivi #Paratici e #Nedved e amministrativi #Re, #Bertola, #Cerrato e #Gabasio, undici reati.

Benchè gli appassionati siano più interessati all’esito dei processi sportivi per sapere quali sanzioni saranno adottate nei confronti della #Juve (per ora c’è una penalità di -15 in classifica), un’occhiata al penale è utile per capire bene di cosa stiamo parlando.

I reati contestati ad Agnelli e al vecchio Cda, dimissionato d’imperio il 28 novembre scorso, sono molteplici e gravi: e gravi sono anche le pene previste dal codice penale per ognuno di essi. Vi faccio qui una breve rassegna dei principali, con le pene previste.

AGGIOTAGGIO INFORMATIVO: pena prevista da 1 a 3 anni, aumentabili in caso di particolare gravità.
FALSE COMUNICAZIONI AL MERCATO: pena da 1 a 6 anni.
FALSO IN BILANCIO: pena da 3 a 8 anni con scelta della sanzione più grave per società quotate in borsa, come la Juventus.


FALSE FATTURAZIONI: pena da 18 mesi a 6 anni.
MANIPOLAZIONE DEL MERCATO: pena da 1 a 6 anni.
DICHIARAZIONI FRAUDOLENTE: pena da 2 a 4 anni e mezzo.
OSTACOLO ALLE AUTORITÀ DI VIGILANZA (CONSOB): pena da 1 a 4 anni.


CONCORSO FORMALE-REATO CONTINUATO: aumento di 1/3 della pena del più grave fra i reati commessi.
CONCURSUS DELINQUENTIUM (ossia la concorrenza nel reato con contributo materiale e/o morale di almeno due o più soggetti): prevista la pari responsabilità dei compartecipi.

L’elenco prosegue ma il quadro è impressionante; e allarmante per gli imputati (tra cui la stessa Juventus, a giudizio come “persona giuridica”) vista l’enorme mole probatoria raccolta di cui potete farvi un’idea leggendo gli stralci che allego e di cui ora farò cenno.

Io non so se i magistrati di Torino siano impazziti oppure no. Di certo accusano la Juventus di aver inserito a bilancio al 30 giugno 2019 una perdita di 39,8 milioni invece che di 84,5 segnalando un patrimonio netto di 31,2 milioni invece che uno negativo di -13,38.

Stesso schema, ma a cifre enormemente più alte, anche per i due bilanci successivi. In quello chiuso al 30 giugno 2020 è stata iscritta una perdita di 89,6 milioni invece che di 236,7 e segnalato un patrimonio netto di 239,2 milioni invece che di soli 47,5.

Mentre nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2021, con la solita serie infinita di stratagemmi illeciti, è stata dichiarata una perdita a bilancio di 209,5 milioni invece che di 222,4 e un patrimonio netto di 28,8 milioni invece che uno negativo di -175,7 milioni.

Ma dal documento della finta rinuncia a 4 stipendi firmato da Agnelli e #Chiellini e sequestrato nell’ufficio del presidente alle scritture private della 2ª “manovra stipendi” occultate e poi ritrovate in vari studi legali, e ammesse da tutti i giocatori coinvolti.

Dalla “carta Ronaldo” occultata e poi ritrovata agli accordi segreti siglati con alcuni “club amici” come #Atalanta, #Udinese e altri, scritture illegali che testimoniano la falsificazione dei bilanci societari, le prove in mano ai magistrati sembrano schiaccianti.

Ma la Juve non si è risparmiata niente raccattando anche le briciole: vedi il ricorso a fatture emesse per operazioni inesistenti al fine di evadere l’IVA indicando in dichiarazione “elementi passivi fittizi” di € 127 mila (2018), di 604 mila (2019) e di 732 mila (2020).

Stando alle carte della Procura i magistrati avrebbero dunque i riscontri delle continue e pesanti falsificazioni dei bilanci operate nei modi più disparati, un comportamento illecito doppiamente grave perchè compiuto da una società, la Juventus, quotata in Borsa.

E anche se si parla di giustizia penale non c’è dubbio che il consapevole, grave e reiterato “comportamento delinquenziale” (parole dei PM) messo in atto con sistematicità da Agnelli & C. getta luci sinistre sulla slealtà e scorrettezza del club in campo sportivo.

E anche se i tempi della giustizia penale sono lunghi, non c’è dubbio che se il 27 marzo la Juventus, Agnelli, Paratici & company saranno mandati a processo sotto il peso di imputazioni così pesanti, anche la giustizia sportiva non potrà non trarne le conseguenze.

Giova ricordare che Agnelli, già colpito da 1 anno d’inibizione per i rapporti con gli ultrà malavitosi nell’Inchiesta Alto Piemonte, per il processo-plusvalenze ha ricevuto 2 anni d’inibizione: ma il brutto viene adesso e con 5 anni scatta la richiesta di radiazione.

Sempre sul fronte sportivo, per il processo-plusvalenze la Corte d’Appello ha inflitto 2 anni e mezzo a Paratici, 2 ad #Arrivabene, 16 mesi a #Cherubini e 8 a Nedved. Inutile dire che la portata del processo “manovre stipendi” si annuncia infinitamente superiore.

Non ho fatto cenno alle sanzioni di carattere finanziario previste dai codici penale, civile e sportivo e al capitolo risarcimento-danni (Erario, azionisti, Consob) che inevitabilmente si aprirà: per la Juventus (e per Agnelli?) si preannuncia un bagno di sangue.

In tutta questa ecatombe, come se niente fosse Agnelli rilascia interviste ai media europei lanciando il grido d’allarme sul calcio che rischia di andare in rovina e offrendo le sue personali ricette su come risanarlo e salvarlo. Grazie, come se avessimo accettato.

(Credit Paolo Ziliani)